6 CONSIGLI PER MIGLIORARE L’INQUADRATURA PT.2

fiorita Castelluccio di Norcia in Umbria sul pian grande

Nell’articolo precedente abbiamo parlato di 6 semplici tecniche per migliorare l’inquadratura nelle vostre foto. Infatti, avere chiaro cosa si vuole immortalare, quanti e quali elementi inserire nella foto e che peso dargli è davvero fondamentale.

A volte, le nostre foto non ci soddisfano e non riusciamo a capire perché.

Niente paura. Ci sono alcune semplici regole di composizione che possono aiutarci a capire cosa non va e a ottenere risultati migliori.
Sono tecniche molto pratiche e intuitive, basate sull’ordine, sulle linee e sulle geometrie riconoscibili dall’occhio, che rendono la foto più interessante e piacevole da guardare.

Proviamo allora ad analizzarne alcune.

Naturalmente, parlando di arte, tutte queste regole non sono dei veri e propri imperativi. Anzi, a volte trasgredire alla regola ci aiuta ad esprimere al meglio il nostro messaggio.
Ma per far questo ci vuole consapevolezza, altrimenti il nostro risultato sarà solo un errore, o un colpo di fortuna!

1. La linea dell’orizzonte

Prima cosa: la linea dell’orizzonte deve essere perfettamente orizzontale!
In ogni telefono o macchina fotografica è possibile visualizzare sullo schermo una griglia di linee orizzontali e verticali per aiutarci.
In molte macchine fotografiche è presente anche un “orizzonte digitale”, che funziona come una livella e ci permette di mantenere il dispositivo esattamente orizzontale. 

Per immagini già scattate, basterà osservarle e semmai ruotarle leggermente con qualsiasi programma o app di foto ritocco. Anche in questo caso, al momento della modifica, sarà visualizzata la griglia di riferimento come supporto.

2. Le linee verticali

Non è solo l’orizzonte storto a creare strane sensazioni quando si guarda una foto!
Anche le linee verticali sono importanti.
Ad esempio, se volete inquadrare un intero edificio, spesso, per farlo entrare per intero nella foto, piegherete verso l’alto lo smartphone o la macchina fotografica. Il risultato, sarà una prospettiva, in cui le linee verticali saranno inclinate e gli edifici sembreranno letteralmente cadere.
Questo effetto non è molto piacevole quando guardiamo un’immagine. Perciò, bisognerebbe sempre evitare di inclinare il dispositivo, e aiutarsi con la griglia per verificare che le linee siano effettivamente verticali.

Inoltre, non sempre è essenziale che tutto l’edificio entri nell’immagine, spesso i tagli drastici sono più efficaci. Ma come fare se è proprio necessario?

  • Provate ad allontanarvi dall’inquadratura o diminuire lo zoom, in questo modo riuscirete ad allargare la scena e mantenere la fotocamera dritta.
  • Cercate un punto rialzato nei paraggi, che sia un rooftop o una collina, in modo da non dover inclinare il dispositivo. Provate a cambiare punto di vista.
  • Se volete mettere in risalto proprio l’altezza o l’imponenza di un edificio, allora le linee inclinate potrebbero essere d’aiuto. Provate, però, a posizionarvi proprio di fronte ad esso, esattamente al centro della facciata e inclinate verso l’alto il dispositivo. In questo modo, le verticali convergeranno verso il centro e l’immagine apparirà più simmetrica.

3. La regola dei terzi

La più famosa di queste tecniche è la regola dei terzi. Quante volte vi è capitato di fare una foto a qualcuno e piazzarlo esattamente al centro della scena?
Forse questa non è la migliore soluzione, perché la foto può risultare noiosa o banale.

La griglia di cui parliamo nei punti precedenti ci aiuta proprio ad utilizzare la regola dei terzi. In pratica, una volta attivata la griglia nelle impostazioni del vostro dispositivo, l’inquadratura è divisa da due linee verticali e due orizzontali equidistanti tra loro, in modo da creare 9 riquadri uguali.

Inquadrando, quello dovrete cercare di fare, è posizionare il soggetto su uno dei vertici tra le linee, perché sono quelli i punti che attraggono di più l’occhio. Questo significa che gli elementi principali della foto si troveranno non al centro della scena, ma leggermente spostati a destra o a sinistra. Vedrete che le vostre foto risulteranno più accattivanti e interessanti!

La regola dei terzi aiuta anche a creare un buon equilibrio tra cielo e terra. Potrete, infatti, scegliere consapevolmente dove posizionare la linea dell’orizzonte, se nel mezzo o in corrispondenza di una delle linee della griglia, dedicando 1/3 dello spazio al cielo o alla terra.
Altre considerazioni su questi aspetti le trovate in questo articolo.

L’uso della griglia e della regola dei terzi è un aiuto estremamente utile e intuitivo, semplice da mettere subito in pratica, basta attivarla e iniziare a farci caso!

4. Linee e geometrie 

Le linee e le geometrie permettono di leggere meglio l’immagine e la rendono sicuramente più interessante, danno ordine e guidano l’occhio tra i diversi elementi.

Che le linee siano verticali, orizzontali, concentriche o oblique, o che si voglia porre l’accento su particolari geometrie, le vostre immagini cattureranno lo spettatore!

Ma vediamo alcuni esempi nello specifico.

  • Linee oblique

Se le linee sono oblique, fate in modo, sempre grazie alla griglia, che attraversino i vertici tra le linee, o finiscano sui vertici dei bordi esterni.  Non è necessario che tutte le linee oblique vadano nella stessa direzione, anzi, a volte linee inclinate in direzioni diverse si compensano tra loro, rendendo l’immagine ancora più incisiva.

  • Linee convergenti e concentriche

Le linee convergenti verso un unico punto permettono di guidare l’occhio verso il soggetto principale. Se poi il fulcro delle linee convergenti ricade sul centro della fotografia o su uno dei terzi, essa assumerà ancora più forza. Anche le linee concentriche sono un buon modo per guidare l’occhio verso il fulcro dell’immagine.

  • Le cornici.

Spesso, una geometria che faccia da cornice al soggetto, può aiutarvi a focalizzare l’attenzione su di esso, perché lo inquadra e delimita. Che sia una finestra, un portone, o qualsiasi altro elemento bucato e circoscritto, potrete sicuramente creare immagini originali e d’effetto. Quindi, guardatevi intorno e cercate qualcosa adatto a fare da cornice al vostro scatto. Vi sorprenderete di quanti ce ne possano essere: anche la lavorazione di una semplice ringhiera può essere perfetta!

5. Simmetrie e serie

Giocare con le geometrie e le simmetrie tra gli elementi della foto crea immagini dinamiche e chiare. Le serie sono date da elementi uguali che si ripetono, come ad esempio le colonne di un porticato o della navata di una chiesa, una serie di botti in una cantina, i tronchi degli alberi in un bosco. In questo caso i contrasti di luce e ombra possono aiutarvi a rafforzare la serie. 

Le simmetrie, invece, sono date da particolari forme, geometrie o elementi che si specchiano in modo simmetrico nella foto. Esse si possono facilmente creare con i riflessi: che sia grazie ad un lago, una pozzanghera un pavimento lucido o una vetrina, basterà posizionare la linea di simmetria al centro della foto.
Con questa tecnica potrete creare anche interessanti foto astratte, come quella sotto in bianco e nero.

6. Soggetti a fuoco e soggetti sullo sfondo

Un’altra scelta che possiamo compiere è quella di dare risalto al nostro soggetto facendo in modo che esso sia a fuoco, mentre tutto il resto apparirà sfocato.
Una tecnica molto usata, ultimamente, nella modalità ritratto degli smartphone. In questo caso, infatti, basterà cliccare sul soggetto principale prima dello scatto per vedere subito come risalterà rispetto al resto della scena. 

Questo effetto è dato dalla cosiddetta profondità di campo, che influenza fortemente la resa della nostra inquadratura finale. 

Se con lo smartphone basta selezionare una modalità di scatto specifica, vediamo brevemente e senza entrare troppo nel dettaglio tecnico, come modificare la profondità di campo con una macchina fotografica. 

Il valore che ci interessa è f, che indica l’apertura del diaframma. A valori bassi (diaframma aperto, esempio f/2.8), avrete una minore profondità di campo: il soggetto sarà a fuoco, mentre gli altri elementi saranno tanto più sfocati quanto più distanti da esso. 

Per avere, invece, una maggiore profondità di campo e quindi tutta la scena a fuoco, dovrete aumentare il valore f (diaframma chiuso, esempio f/11).

Il valore del diaframma da scegliere e l’intensità della sfocatura dipenderanno anche dalla distanza tra i diversi soggetti e tra l’obiettivo e la scena: per intenderci, non riuscirete mai a mettere a fuoco una collina e sfocare la montagna dietro di lei, se sono vicine tra loro e lontane da voi. 

Infatti, sempre in modo semplicistico ma pratico, perché l’effetto sfocato funzioni, il soggetto da mettere a fuoco deve essere abbastanza vicino a voi e lontano dagli altri elementi da sfocare, come nella foto sotto, a sinistra. Oppure, viceversa, abbastanza lontano da voi, così che gli elementi sfocati saranno quelli in primo piano, come accade nella foto a destra.

La profondità di campo, infatti, si estende per 1/3 davanti al punto di messa a fuoco e per 2/3 dietro. Quindi, in base alla scelta del soggetto a fuoco, otterremo sfocature diverse.

Se poi la combiniamo con la regola dei terzi avremo risultati ancora migliori.
Ad esempio, posizionate il primo soggetto a fuoco su uno dei terzi e il secondo soggetto in lontananza (sfocato) sull’altro terzo. Avrete un’immagine dove l’occhio sarà catturato dal soggetto in primo piano e comprenderà immediatamente la profondità dello spazio e la distanza tra gli elementi. 

Non vi resta che esercitarvi per prendere la mano con questi settaggi!

Cosa aspettate?

Provate a mettere in pratica questi semplici consigli per ottenere foto straordinarie!

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10 SCORCI IMPERDIBILI DI ROMA CHE FORSE NON CONOSCI!

particular view Piazza Navona Rome

Stanco dei soliti itinerari e foto della città? Scopri 10 scorci imperdibili dove scattare foto a Roma: le attrazioni più famose da punti di vista sconosciuti!

Per visitare tutte le meraviglie di Roma non basterebbe una vita intera. Perdersi nella storia e osservare lo splendore della sua arte è un’esperienza incredibile. 

Online si trovano tantissimi itinerari turistici e consigli di visita con le attrazioni più famose da non perdere, ma sono spesso ripetitivi e standardizzati. 

Vorresti scoprire prospettive insolite di alcuni dei più noti luoghi della città? 

Leggi i nostri suggerimenti e prepara il tuo prossimo viaggio a Roma.

1. Piazza Navona

Piazza Navona è una delle attrazioni più famose della città ed esistono milioni di foto scattate direttamente dalla piazza.
Non sarebbe bello potersi affacciare da una delle finestre dei palazzi che la circondano e ammirare lo spettacolo dall’alto

Al Museo di Palazzo Braschi si può!
Sul lato sud della piazza, in questo meraviglioso palazzo ottocentesco, è ospitato il Museo di Roma. Oltre a interessanti mostre temporanee che potete scoprire sul sito (https://www.museodiroma.it/en), al secondo e terzo piano, tra le meravigliose sale affrescate, ospita una Collezione permanente d’arte.

Ed è proprio da una delle ultime sale che, affacciandovi alla finestra, potrete godere di un affaccio mozzafiato sulla piazza! 

2. Piazza di Spagna

Altra meta immancabile e super gettonata, sfondo ti tantissime foto ricordo e scorcio particolarmente amato dai fotografi. Ma c’è un angolo di questa piazza che pochi conoscono e da cui godere di una prospettiva insolita e soprattutto non affollata dai turisti! 

Infatti, a destra ai piedi della scalinata, al civico 26, si accede al Keats-Shelley Memorial House, dedicato ai poeti britannici John Keats e Percy Bysshe Shelley (per info https://ksh.roma.it/?lan=it).

Oltre all’atmosfera intima che vi riporterà indietro nel tempo, tra il cigolare del legno e le meravigliose poesie dei due autori, la casa nasconde un piccolo terrazzino affacciato proprio sulla celebre scalinata di Trinità dei Monti!
Da qui, potrete rilassarvi intorno ad un tavolo e osservare affascinati la piazza da un luogo intimo, raccolto ed esclusivo!


Usciti dal museo, vi consigliamo di salire tutta la scalinata fino alla Chiesa ed incamminarvi su viale Trinità dei Monti, verso sinistra. Da questa strada rialzata godrete, infatti, di bellissimi scenari sulla città e potrete fermarvi in uno dei rooftop bar che si apriranno alla vostra sinistra.
Proseguendo arriverete alla casina Valadier, dove potrete gustare un aperitivo con vista mozzafiato, o entrare all’interno dell’immenso parco di Villa Borghese e ammirare il tramonto dalla famosissima e romantica Terrazza del Pincio

3. I fori imperiali

Questo luogo incredibile ci dà davvero l’idea della grandezza e bellezza della città antica. Acquistando il biglietto del Parco Archeologico del Colosseo (https://parcocolosseo.it/en/ ) potrete camminare sopra le antiche strade romane e perdervi tra i resti archeologici. Se, invece, non volete pagare il biglietto, basterà percorrere via dei Fori Imperiali per immergervi nella storia.

Ci sono, però, due luoghi, forse meno noti, per ammirare i Fori in tutta la loro bellezza, che vi lasceranno davvero a bocca aperta.

Il primo si raggiunge da piazza del Campidoglio, sede del Comune di Roma.
Salite la famosa scalinata e dedicate una visita a questa piazza, capolavoro di Michelangelo e ai musei Capitolini. Poi, recatevi sul retro del palazzo Senatorio (quello che vi trovate davanti salendo), passando sul lato destro. Arriverete alla Terrazza sul Foro, un affaccio rialzato davvero incredibile, da cui ammirare tutta l’area archeologica con il Colosseo sullo sfondo! 

Se siete mattinieri e riuscite ad arrivare sul posto all’alba, siamo certi che non dimenticherete mai lo spettacolo del sole che sorge sulle rovine degli anti templi.


Per raggiungere il secondo punto panoramico è necessario visitare l’Altare della Patria a Piazza Venezia, altro monumento meraviglioso, costruito all’inizio del ‘900.

Non molti sanno che l’ingresso è gratuito e salendo le monumentali scale potrete già ammirare bellissime vedute della città, ma procedendo sul retro arriverete alla terrazza della Caffetteria Italia, dove potrete gustare un eccellente caffè davanti ad un panorama incredibile!


Se non siete soddisfatti, potrete salire sulla terrazza superiore con un ascensore dedicato (pagando un biglietto per accedere).

Uscendo, attraverserete le imponenti sale interne del palazzo (sempre gratuitamente). Davvero da non perdere!

4. Il Palatino

Il Parco Archeologico del Colosseo e dei Fori Imperiali è il primo sito più visitato in Italia e di certo non può mancare nella vostra visita. Il biglietto si acquista comodamente online.

Quello che vi consigliamo è di partire dal Colle del Palatino (ingresso dalla Via Sacra, varco dell’Arco di Tito). Questo colle, disseminato di importanti resti archeologici di immense strutture antiche, offre degli scorci imperdibili sui Fori e sul Colosseo!

In particolare, avrete una vista mozzafiato sul Colosseo dalla terrazza di fronte al Tempio di Venere e Roma.
Invece, per ammirare i Fori, spostatevi sul lato opposto del colle e affacciarvi dalla Terrazza Belvedere: i vostri occhi non potranno credere a quello che vedranno!

Dato che l’area dei Fori Imperiali è molto estesa, vi consigliamo di iniziare dal Palatino, che vi regalerà un’atmosfera unica e successivamente scendere verso i Fori, a cui dedicare il tempo restante.
Considerate di rimanere nel parco archeologico almeno mezza giornata, per non perdere tutte le sue meraviglie.
Successivamente, spostatevi al Colosseo (l’orario di visita per il Colosseo va prenotato online, al momento dell’acquisto del biglietto). 

5. Il Colosseo

Sicuramente la prima cosa che ci viene in mente pensando a Roma: questo capolavoro di architettura e ingegneria romana è la prima attrazione in assoluto della città.

Meraviglioso da ogni punto di vista, vi consigliamo di ammirarlo anche dai due colli che lo circondano, facendo una passeggiata tra la natura del Colle Oppio (dove potrete visitare anche la Domus Aurea) e del Celio!
Scoprirete prospettive meno conosciute e assolutamente affascinanti.
Se poi visitate la città nella stagione estiva, cercate qualche evento a cui assistere nel parco del Celio, per vivere un’esperienza memorabile con il tramonto sul Colosseo!

6. Monte Mario e Monte Ciocci

Tutti conoscono i luoghi panoramici più famosi di Roma, come la terrazza del Pincio, o il belvedere del Gianicolo. Ma ce ne sono alcuni meno conosciuti a livello turistico, come Monte Mario e Monte Ciocci, che meritano comunque una visita.

I due colli si trovano a nord ovest della città, ma sono facilmente raggiungibili con i mezzi. Salendo tra i viali e i sentieri immersi nella natura, come il Vialetto degli Innamorati a Monte Mario, si aprono scorci magnifici sulla città.

Questi luoghi sono molto frequentati dai romani per fare jogging e passare del tempo all’aria aperta. Ma non solo, sul monte Ciocci, in particolare, potrete incontrare scene di vita rurale all’interno della città, come le caprette al pascolo accompagnate dai pastori!
Uno spaccato di una realtà romana davvero interessante. 

7. Il Lungotevere

Spesso solo punto di passaggio tra un’attrazione e l’altra, il Lungotevere è, invece, un luogo magico, da scoprire passeggiando sugli argini superiori o scendendo su quelli inferiori.

Da qui potrete ammirare, in tutte le stagioni dell’anno, meravigliosi panorami della città impreziositi dalla presenza del fiume e scattare foto davvero spettacolari.

Noi vi consigliamo di partire da Ponte Umberto I e arrivare all’isola Tiberina!

8. Basilica di San Pietro

In molte delle foto di Roma scattate da punti rialzati non manca l’imponente e magnifica cupola di San Pietro.

Ma c’è un luogo da cui osservarla da un punto di vista molto particolare: la serratura di una porta!!

Sul colle Aventino, infatti, nel Complesso dell’Ordine dei Cavalieri di Malta, si trova un piccolo segreto. Arrivati sull’omonima piazza, avvicinatevi al portale di ingresso e osservate all’interno del buco della serratura: vedrete la cupola di San Pietro, inquadrata da un percorso ad arco tra gli alberi del cortile. Una prospettiva davvero originale! 

A due passi dal complesso non perdetevi la Basilica di Santa Sabina e l’affaccio sulla città dal Giardino degli Aranci, piccolo parco di alberi di arancio, dove trascorrere qualche momento di relax.
Una volta scesi dal colle (rigorosamente a piedi), vi troverete davanti il Circo Massimo e sulla sinistra il complesso di Santa Maria in Cosmedin, che ospita la famosa Bocca della Verità!
Una passeggiata assolutamente suggestiva! 

9. I rooftop della città

Scegliere un rooftop per godere di un bel panorama sulla città al tramonto, mentre si sorseggia un calice di buon vino italiano o un cocktail, regala emozioni da ricordare.

Ci sono moltissimi rooftop in città, noi ve ne consigliamo alcuni. 

Prima di tutto OTIVM, un locale piccolo ed intimo in pieno centro, che gode di una vista mozzafiato sui tetti della città e sull’Altare della Patria. I prezzi sono contenuti e i cocktail favolosi!

Altra location speciale è il Rooftop Lounge Trevi, direttamente affacciato sull’iconica fontana! Da questa prospettiva non l’avete mai vista!

Vi consigliamo anche il Rooftop Oro Roma, meno economico ma con una vista davvero suggestiva sui Fori.

Dalla casina Valadier, immersa nel parco di Villa Borghese, potrete ammirare un meraviglioso panorama sul centro storico e piazza del Popolo.

Altri luoghi da scoprire: Sprtizeria Barberini, La Terrazza dei Papi e Roof Garden.

10. Concerti ed eventi

Vivere la città, oltre che visitarla, regala un’esperienza davvero totalizzante. Se poi gli eventi a cui si partecipa sono immersi negli scenari della Roma antica sicuramente le emozioni raddoppiano.
In particolare, per tutta la stagione estiva, potrete assistere ad eventi e concerti in location d’eccezione, con i resti romani illuminati a fare da scenografia e scattare fotografie uniche. 

Primi tra tutti il Circo Massimo, dove si esibiscono celebrità internazionali e le Terme di Caracalla.


Inoltre, ai Fori Imperiali si ripete ogni estate “Viaggio nei fori”, uno spettacolo multimediale estremamente suggestivo. Qui, ogni sera, i resti prendono vita grazie a luci, proiezioni e ricostruzioni storiche accompagnati da audio guida.
Un’esperienza straordinaria, in cui ci si sente completamente immersi tra le rovine.

Infine, sempre in estate, lungo gli argini del Tevere, si celebra la cosiddetta Estate Romana. Stand gastronomici, eventi e rassegne cinematografiche (in particolare l’Isola del Cinema all’Isola Tiberina) trasformano il Lungotevere in festa ogni sera!  


Non resta quindi che fare la valigia e andare alla scoperta, o riscoperta, di alcune delle maggiori attrazioni della città da prospettive nuove e insolite.  

Se vi è piaciuto il nostro articolo, avete domande, o conoscete altri scorci originali della città, scrivetecelo nei commenti

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6 CONSIGLI PER MIGLIORARE L’INQUADRATURA E SCATTARE FOTO BELLISSIME!

skyscraper New York at sunset

Saper scegliere una composizione interessante per una fotografia che emozioni chi la osserva non è proprio un gioco da ragazzi! Ecco quindi alcuni semplici consigli per migliorare l’inquadratura e ottenere fin da subito immagini d’effetto!

Spesso, foto scattate con un telefono non di ottima qualità o con una reflex per principianti, sono molto più emozionanti di quelle realizzate con tecnologie avanzate. Questo perché la cosa che più conta in una fotografia è quello che racconta, il soggetto, la composizione dell’inquadratura.

La fotografia è un’espressione di creatività soggettiva dell’autore ed è quindi fondamentale allenare il proprio occhio ad osservare e saper comporre l’immagine.

Non sapete da dove cominciare per migliorare? Ecco alcuni semplici consigli per ottenere da subito ottimi risultati!

1. Cosa volete raccontare?

Sollevare la macchina fotografica e scattare a caso difficilmente vi permetterà di ottenere foto di qualità!

Provate ad osservare la scena, chiedetevi cosa davvero colpisce il vostro occhio e imparate a selezionare il soggetto principale e il resto degli elementi che volete includere. Quando guardiamo una foto l’occhio parte da un elemento che si distingue dagli altri e poi passa al resto! Cercate questo soggetto e dategli risalto!

Per creare immagini più originali e interessanti, provate a cambiare il punto di vista, abbassandovi, o cercando un punto sopraelevato.

Fatevi delle domande come: cosa voglio mettere in primo piano e cosa sullo sfondo? Devo avvicinarmi al soggetto? È interessante nella sua interezza? Spesso quello che ci colpisce è un dettaglio, che potrebbe perdersi in una foto scattata troppo da lontano: sarà necessario avvicinarsi o utilizzare uno zoom.

2. Attenzione ai bordi!

I bordi delle nostre foto sono molto importanti, assicuratevi che non ci siano elementi di disturbo che non stavate notando, come un cestino della spazzatura, la testa di un passante o dei cespugli non molto belli. In questo caso provate a spostarvi e cercare un’inquadratura migliore, non concentratevi solo sul soggetto principale.

Così vi accorgerete che ci sono altri elementi interessanti che forse potreste includere nell’inquadratura!

Nella prima immagine, in basso, sono presenti elementi di disturbo (alcuni alberi e un palo elettrico), mentre nella seconda, cambiando inquadratura, questi elementi sono eliminati e alcuni alberi a sinistra sono valorizzati maggiormente.

3. Meno è meglio!

Non inserite troppi elementi nell’inquadratura che potrebbero creare confusione.

L’occhio si focalizza su un solo soggetto inizialmente. Quindi guardate attraverso il mirino o lo schermo: quanti soggetti avete compreso nell’inquadratura? Ci sono cose inutili, non interessanti? Provate a spostarvi, vedrete che in base a come vi muovete, allontanate o avvicinare, il soggetto scelto risalterà di più o di meno nella foto. 

Per foto già fatte, provate a ritagliarle con una semplice app di foto ritocco per capire se, con un taglio diverso, risultano più efficaci.

Se avete una reflex con obiettivi di diverse lunghezze focali, fate delle prove con lo stesso soggetto: più vi abituate ad osservare e selezionare, più vi riuscirà facile successivamente riconoscere a colpo d’occhio una buona inquadratura!

Le foto seguenti sono scattate nello stesso luogo. Nella prima, però, ci sono troppi soggetti e nessuno è valorizzato adeguatamente, mentre nella seconda l’attenzione si sposta su pochi elementi e il punto di vista è abbassato al livello della sabbia. La foto è molto più emozionante!

4. Lasciate spazio intorno al soggetto

A meno che non si tratti di fotografia di ritratto, dove spesso i tagli del soggetto sono molto stretti, cercate di lasciare abbastanza spazio intorno all’elemento principale della foto.

Così non darete l’impressione di sacrificarlo o soffocarlo. Se, ad esempio, parliamo di una montagna, come nella foto sotto, lasciate un po’ di spazio tra la vetta e il bordo della foto, per dargli respiro e permettere all’occhio di percepirla al meglio.

Se invece vi interessa solo un dettaglio, fate dei tagli netti!

5. Quanta terra e quanto cielo?

Un’altra scelta importante è dove piazzare l’orizzonte. Questo dipende da quale elemento è più interessante tra cielo e terra e da quello che volete raccontare.

Se ci sono, ad esempio, elementi di disturbo in basso, cespugli o persone che volete eliminare, provate ad alzare l’inquadratura, se c’è un bel cielo con delle nuvole interessanti, è meglio lasciargli uno spazio più ampio.

Viceversa, se il cielo ha un colore uniforme e quello che vi interessa immortalare è a terra, lasciategli meno spazio, ma come detto nel punto precedente, non riducetelo troppo.

Come vedremo con la regola dei terzi, un’equilibrata divisione dello spazio è di ⅓ dedicato al cielo e il resto alla terra, o viceversa.

6. Verticale o orizzontale? E il formato?

Scattate in verticale o orizzontale a seconda del soggetto, degli elementi che volete comprendere nella foto e del tipo di sensazione che volete dare.

Ad esempio, se volete dare slancio alla foto o sottolineare le dimensioni in altezza, userete un formato verticale. Se volete raccontare un paesaggio o comunque il contesto in cui il soggetto si trova, potreste preferire un formato orizzontale. 

La scelta del formato dipende anche dall’uso che vogliamo fare della nostra foto: per una storia di instagram si usa il formato 16:9, che può essere selezionato nelle impostazioni di ogni smartphone o reflex; per i post di instagram i formati migliori sono 4:5 per il formato verticale o 5:4 per quello orizzontale, oppure il formato quadrato 1:1.
In questo modo, non avrete bordi bianchi intorno alla foto e non dovrete ritagliarla al momento della pubblicazione.
Anche perché, se l’inquadratura è studiata e pensata, sarà difficile riuscire a tagliarla!

I formati più diffusi per la stampa sono invece il 2:3 o il 3:2.

Un ultimo consiglio!

Attenzione ad usare lo zoom dello smartphone: a meno di modelli molto costosi, lo zoom farà perdere molta qualità all’immagine e la renderà quasi inutilizzabile, sgranata o con i colori alterati.

Perciò, valutate la possibilità di avvicinarvi per ridurre al minimo lo zoom o cambiate inquadratura, inserendo magari altri elementi nella composizione e facendo diventare quel dettaglio parte di un racconto più ampio!

Ed ora cosa aspettate? Provate a mettere in pratica questi semplici consigli e lasciatevi stupire da quanto le vostre foto miglioreranno!!

Per approfondire, leggete questo articolo, in cui parliamo di altre tecniche e trucchi per migliorare ancora l’inquadratura delle vostre foto attraverso lo studio delle linee! Per non perdervi il prossimo articolo e tutti gli altri consigli di viaggio e fotografia, iscrivetevi alla nostra newsletter !

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ISLANDA ON THE ROAD CON I NOSTRI CONSIGLI FOTOGRAFICI!

Geyser Iceland

Un itinerario di 9 giorni tra le meraviglie di un’isola straordinaria. Scopri cosa fotografare in Islanda, segui i nostri consigli fotografici e consulta la foto mappa per avere l’esatta location dei migliori spot!

Andare almeno una volta nella vita in Islanda è un sogno di molti e questo perché, effettivamente, è una terra incredibile.

Di certo un viaggio in Islanda è un’esperienza unica e il modo migliore per viverla è sicuramente on the road lungo la Hringvegur e il Golden Circle. 

Ma quali sono le mete assolutamente da non perdere? Ecco il nostro itinerario di circa 9 giorni! Cerca il simbolo per conoscere i nostri consigli fotografici!

Consulta anche la nostra foto mappa per conoscere l‘esatta posizione degli scatti! Nella mappa troverai molte più foto e spot di quelli contenuti nell’articolo!

Portala con te durante il tuo viaggio e taggaci nelle tue foto su Instagram! La mappa viene continuamente aggiornata!

Indice

  1. Reykjavík e Vík
  2. Kirkjufell
  3. I geyser
  4. Gulfoss
  5. Il Parco Nazionale di Thingvellir
  6. I faraglioni di Reynisfjara
  7. Il panorama dal faro di Dyrhólaey
  8. Il relitto dell’aereo Dakota
  9. Seljalandsfoss e Skógafoss
  10. La spiaggia dei diamanti
  11. Il Ghiacciaio Vatnajökull
  12. Vesturhorn
  13. I nostri due ultimi consigli
  14. Info pratiche

1. Reykjavík e Vík

Durata della visita alla capitale: 4 ore

Tra le tappe non può mancare una sosta nella capitale, Reykjavík, dove vi consigliamo un tour gratuito della città, di circa due ore (www.citywalk.is) e una visita alla chiesa luterana Hallgrímskirkja e all’Harpa Concert Hall.
Dal porto di Reykjavík potrete partire per un’escursione per avvistare le balene

Il picciolo paese di Vík potrebbe essere un buon appoggio per visitare tutte le zone limitrofe della costa sud. Qui vi consigliamo una veloce visita alla piccola chiesa dal tetto rosso, tipica costruzione islandese situata in posizione rialzata, da cui si gode un bel panorama sul villaggio e sui faraglioni di Reynisfjara. 

2. Kirkjufell

Durata della visita: 1.30 ore

Come prima tappa della costa ovest non può mancare questa montagna dalla forma unica. Dal parcheggio, avviatevi sul percorso che attraversa il fiume per ammirare le cascate ed avere un panorama incredibile sulla montagna e l’oceano. 

Questo è un ottimo spot per il tramonto e per arricchire la composizione delle vostre foto durante l’aurora boreale!
Giocate con i due soggetti principali: la montagna e l’acqua, sicuramente otterrete immagini interessanti. Provate con lunghe esposizioni, per creare l’effetto seta dell’acqua e registrare il movimento delle nuvole.

3. I geyser

Durata della visita: 45 minuti

L’Islanda è famosa per questo fenomeno. Troverete numerosi luoghi dove osservarli, scegliete quello più comodo rispetto al vostro itinerario. Noi vi suggeriamo la valle di Haukadalur, che comprende i geyser Geysir e Strokkur, non molto distante da Reykjavík e parte del Golden Circle, un percorso turistico di circa 300 km, le cui principali tappe, oltre a questa sono il parco di Thingvellir e le cascate di Gulfoss.

Per essere sicuri di catturare il getto nella sua massima estensione, usate lo scatto multiplo del telefono o della reflex, per poi scegliere l’immagine migliore. Provate le foto in controluce per dare maggiore risalto all’acqua, illuminarla e isolarla dallo sfondo.

4. Gulfoss

Durata della visita: 30 minuti

Queste cascate sono davvero imponenti e mozzafiato. La particolarità è che ci sono due percorsi per osservarle, una dall’alto e una dal basso, dove ci si avvicina di più all’acqua. La natura qui esprime davvero la sua forza prorompente. 

Meglio usare un grandangolo per apprezzare l’intero paesaggio e le proporzioni tra gli spazi. Attenzione al vento, spesso molto forte qui.

5. Parco Nazionale di Thingvellir

Durata della visita: da 1 a 4 ore in base ai percorsi scelti

Ultima tappa del Golden Circle, questo a nostro avviso è uno dei luoghi più affascinanti dell’isola. Qui si può camminare attraverso la faglia di Silfra, che divide le placche tettoniche del Nord America e dell’Eurasia, ancora in movimento. Questo è anche il luogo di molti eventi importanti della storia islandese e da qui si possono osservare dei paesaggi davvero di indescrivibile bellezza. Durante la vostra passeggiata, arrivate almeno alla cascata Öxarárfoss, ne vale la pena.

Qui il paesaggio merita principalmente il grandangolo o le medie focali. Se riuscite ad attendere l’ora del tramonto, i colori che illumineranno la valle vi regaleranno scatti straordinari.

6. I faraglioni di Reynisfjara

Durata della visita: 1.30 ore, meglio se all’alba.

La prima tappa nella zona di Vík è una delle più famose spiagge nere della costa islandese, grazie ai suoi imponenti faraglioni in mezzo al mare e alle colonne di roccia basaltica esagonale, creata dal raffreddamento della lava. Tra Settembre ed Aprile potrete ammirare il sole che, sorgendo sull’oceano, crea contrasti cromatici unici tra i colori caldi e le rocce scure sferzate dalle onde.

Provate a isolare i faraglioni per sottolinearne la maestosità, oppure inserite un soggetto umano o qualche particolare della spiaggia per mostrare le proporzioni tra i vari elementi. 
Con lunghe esposizioni renderete il movimento dell’acqua più fluido (effetto seta), mentre con tempi veloci bloccherete il momento dell’infrangersi delle onde sui faraglioni. Anche in questo caso, impostate lo scatto multiplo.
Scattando in controluce, provate a rendere le rocce delle vere e proprie silhouette.
Attenti a non farvi sorprendere dall’acqua con la vostra attrezzatura! Le onde sono spesso molto violente.

7. Il panorama dal faro di Dyrhólaey

Durata della visita: 30 minuti

A poca distanza dalla spiaggia di Reynisfjara c’è un punto panoramico assolutamente da non perdere. Questo faro si trova sulla sommità di una scogliera che si affaccia a sinistra sulla spiaggia di Reynisfjara, a destra su un’altra spiaggia nera denominata “senza fine” e proprio sotto su un faraglione ad arco da cui il faro prende nome. Quanta bellezza in un unico luogo! Per le vostre foto avrete l’imbarazzo della scelta.

Dallo zoom al grandangolo, tutto è adatto per questo spot. Con il grandangolo riuscirete a cogliere l’immensità di quegli spazi e la loro profondità. Con lo zoom isolerete i soggetti e giocherete maggiormente sui contrasti cromatici tra il nero della sabbia, il blu dell’oceano e il bianco delle onde che bagnano la spiaggia.

8. Il relitto aereo

Durata della visita: 3 ore totali

Sempre da Vík si può facilmente arrivare al parcheggio che permette di raggiungere la carcassa dell’aereo statunitense DC-3 Dakota, abbandonato sulla spiaggia di Solheimasandur nel 1973, dopo un atterraggio di emergenza. Ormai l’aereo sembra appartenere a questo luogo e dà vita a un paesaggio davvero suggestivo in cui si erge come unico monumento sulla distesa infinita di sabbia nera.
Per arrivare, dal parcheggio sarà necessaria una passeggiata di circa 45 minuti, ma ne vale davvero la pena.

Calcolando il tempo necessario a tornare indietro, e portando con sé delle torce in caso facesse buio, consigliamo di arrivare lì prima del tramonto. I raggi caldi sulla carcassa metallica creano riflessi che faranno letteralmente vibrare le vostre foto. Giocate in modo creativo con le forme dell’aereo e con la luce.

9. Le cascate di Seljalandsfoss e Skógafoss

Durata della visita: 30 minuti ciascuna

L’islanda è famosa per le sue meravigliose e numerose cascate.
Tra le più famose ci sono sicuramente Seljalandsfoss e Skógafoss, a soli 30 minuti di distanza l’una dall’altra.
A Seljalandsfoss non perdete il percorso che vi porterà esattamente dentro la cascata stessa e potrete ammirare l’acqua precipitare dalla grotta! 

Anche in questo caso potrete realizzare foto incredibili, soprattutto al tramonto o con condizioni di luce particolari all’esterno della grotta. 
Provate ad avvicinarvi all’acqua, evitando così di immortalare i turisti, cambiate il punto di osservazione (magari dal basso), create composizioni con le pietre presenti. Naturalmente le cascate sono perfette per le lunghe esposizioni. Per perdere il senso della proporzione, usate lo zoom per catturare solo una parte della cascata e la potenza dell’acqua, o inserite un soggetto umano non in primo piano, per sottolineare la maestosità della natura rispetto all’uomo.

10. La spiaggia dei diamanti 

Durata della visita: 1-2 ore

Spostandoci verso ovest, assolutamente da ammirare è la cosiddetta “spiaggia dei diamanti”, una lunghissima spiaggia nera vulcanica, dove si posano innumerevoli iceberg provenienti dal vicino ghiacciaio. Uno scenario davvero sorprendente, soprattutto per il contrasto tra il colore nero della sabbia e il bianco scintillante del ghiaccio illuminato dal sole. 

Isolate uno o pochi pezzi di ghiaccio e abbassatevi per far entrare nell’inquadratura anche l’oceano o l’orizzonte. Se andate all’alba (da Agosto ad Aprile) i suoi colori renderanno il ghiaccio ancora più scintillante. Potete anche concentrarvi sui dettagli e realizzare delle foto astratte.

11. Il ghiacciaio Vatnajökull

Durata della visita: da 1 ora a 6 ore a seconda delle attività

A breve distanza dalla spiaggia potrete godere di un’altra meraviglia, affacciarvi sul più grande ghiacciaio d’Europa, quello del Vatnajökull. Appena alle spalle della spiaggia dei diamanti, troverete il lago glaciale più vasto d’Europa, il Jökulsárlón. Qui non solo potrete ammirare il ghiacciaio e gli iceberg galleggianti, ma potrete anche vederli da vicino imbarcandovi per un tour in laguna!

Per chi ama il trekking c’è anche la possibilità di prenotare online escursioni guidate e visite alle grotte di ghiaccio! Un’esperienza davvero memorabile.
Fate una sosta anche al vicino lago Fjallsárlón per godere di un altro scenario incredibile

Cogliete le forme degli iceberg più interessanti, cercate una composizione che vi convinca, dove il dettaglio scelto non si perda troppo nella confusione delle altre forme. Se l’acqua è calma, concentratevi sui riflessi e le geometrie che gli iceberg creano e darete vita a delle immagini uniche! 

12. Vesturhorn

Durata della visita: almeno 1 ora.

Come ultima, imperdibile tappa indichiamo quello che, a nostro avviso, è il luogo più affasciante e mistico in Islanda. Sarà la forma particolare di questa montagna, saranno i suoi colori, sarà la spiaggia nera da cui osservarla o saranno i riflessi incredibili che si creano sull’acqua a rendere questo posto come sospeso nel tempo e nello spazio.
Vi consigliamo di tornare qui almeno due volte, se avete tempo, perché ogni ora della giornata crea colori e paesaggi diversi, come una vera magia. 

Qui possono nascere mille ispirazioni, dal concentrarvi sui riflessi o sui dettagli, al cercare di raccontare il paesaggio nella sua interezza, fino a sceglierlo come soggetto per le vostre composizioni con l’aurora boreale. Lasciate libera la vostra creatività.

13. I nostri due ultimi consigli

  • Godetevi il viaggio!

Essendo un itinerario on the road passerete molto tempo in auto: lungo il tragitto incontrerete paesaggi incantevoli. 

Prendetevi tempo, fate delle soste, svoltate se vi trovate davanti una meraviglia che non avevate nella lista delle cose da vedere. L’Islanda ha bisogno di tempi lenti, quindi pianificate, ma non troppo. Se vi lascerete sorprendere dall’imprevisto non ve ne pentirete. Tutto quello che vedrete lungo il percorso vi riempirà di emozioni tanto quanto le attrazioni che non volete assolutamente perdere. Con la giusta colonna sonora poi, sarà pura magia. 

  • Un momento di relax nelle piscine geotermali.

In un viaggio che si rispetti in Islanda non può mancare un momento di relax in uno dei numerosi impianti geotermali. La più famosa è la Blue Lagoon, a cui dedicare almeno mezza giornata, ma a nostro avviso è più emozionante fermarsi nelle piccole piscine naturali che si trovano sparse qua e là, dove probabilmente vi ritroverete soli, immersi nell’acqua calda in mezzo al paesaggio incontaminato.

14. Info pratiche

  • Quando andare:

In base ai vostri desideri, l’Islanda è il luogo perfetto in qualsiasi momento dell’anno, solo in inverso le rigide temperature rendono complicato il viaggio. Tra giugno e luglio il paesaggio sarà tinto di lilla dalla fioritura dei lupini. A giugno potrete ammirare il sole di mezzanotte, ad agosto potrete dedicarvi al trekking, partecipare ai numerosi festival e godere del clima mite, in autunno potrete visitare le grotte di ghiaccio. I periodi migliori per l’aurora boreale sono invece tra settembre e aprile.

  • Spostamenti: 

Che sia in auto o in camper, le strade sono in genere comode da percorrere, ma in autunno o inverno potrebbe essere più o meno facile spostarsi non solo a causa della neve, ma soprattutto del forte vento, che a volte può essere così forte da ostacolarvi la guida o impedirvi di scendere per visitare un’attrazione. Fate quindi attenzione e procedete con cautela.

  • Pianificate le distanze, le soste, i rifornimenti. 

Considerando le lunghe distanze da coprire e la poca densità abitativa dell’isola, non è raro ritrovarsi per ore lungo tratti disabitati e senza servizi. Verificate la presenza di stazioni di rifornimento lungo il tragitto e calcolate la vostra autonomia. Stessa cosa per i servizi igienici e i pasti. Gli spostamenti vanno sempre pianificati! Attenzione anche agli orari di apertura e chiusura dei supermercati e dei ristoranti.

  • Proteggete l’attrezzatura dal freddo nei mesi rigidi

Che sia il vostro telefono o l’attrezzatura fotografica, il freddo potrebbe mettere a rischio le batterie o alcuni componenti, e potreste ritrovarvi con il telefono spento nonostante sia carico. Per questo cercate di proteggerli il più possibile dagli sbalzi di temperatura, usando magari dei pezzi di stoffa, delle calze o delle sciarpe per tenere la zona batterie al caldo anche durante l’uso. 
Procuratevi almeno un power bank di sicurezza e delle batterie di riserva per le vostre reflex!

  • Abbigliamento

Anche questo dipende dalla stagione, naturalmente, ma in estate comunque avrete bisogno di coprirvi la sera e di proteggervi dal vento
In Inverno o in autunno sicuramente l’abbigliamento da neve e gli indumenti termici non devono mancare, oltre a delle scarpe impermeabili e un paio di ricambio. Negli alloggi che affitterete di solito le temperature sono confortevoli.
Proteggete le mani con guanti pesanti, e usate un paio di guanti touch per lo smartphone e vi rendano agili i movimenti con la reflex, altrimenti dovrete farne a meno per scattare!
Un paio di ramponi, inoltre, vi potrebbero agevolare moltissimo durante le escursioni in caso di neve e ghiaccio.

Cosa aspettate? Consultate la nostra foto mappa e partite per questa incredibile avventura!

Condividete le vostre foto su Instagram, utilizzando il tag @imagomap o l’hashtag #imagomap. Le selezioneremo e le aggiungeremo alla mappa per rivelare nuovi fantastici spot da voi suggeriti!

Se il nostro itinerario vi è piaciuto, scrivetecelo nei commenti e iscrivetevi alla newsletter per non perdere i nostri prossimi appuntamenti!

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Grazie a tutti coloro che ci hanno già permesso di arricchire l’articolo e la mappa con le loro immagini!

4 CONSIGLI PER FOTOGRAFARE AL MEGLIO LA NEVE

Uno degli elementi che più ci piace fotografare in inverno è proprio il paesaggio innevato.

Che i fiocchi ricoprano con il loro velo bianco i tetti e le strade di una città o un paesaggio montano, o si stendano intorno ad un lago ghiacciato, la neve può rendere una scena così speciale, regalandogli una meravigliosa atmosfera e dolcezza, che è difficile resistere dall’immortalarla con le nostre macchine fotografiche o smartphone.

Di certo, la neve non è un soggetto facile da fotografare e le scelte compositive giocano davvero un ruolo fondamentale, ma attenzione a non cadere in banali errori!

Vediamo allora insieme come fare per ottenere buoni scatti dei nostri ricordi invernali, con qualche piccolo trucco valido sia per reflex che per smartphone!

1. L’inquadratura

Con la neve l’inquadratura dipende molto da cosa vogliamo raccontare.
Si può scegliere di fotografare un paesaggio omogeneo con una grande distesa di neve compatta, oppure si può inserire un dettaglio, un soggetto o un elemento che, grazie al contrasto di colore renda l’immagine più dinamica: il cielo azzurro, i dettagli scuri di una roccia, i rami o il tronco di un albero, le impronte di un passante o le tracce lasciate da un’auto, un soggetto umano.

Provate ad inserire questo soggetto leggermente spostato a destra o sinistra rispetto al centro della foto (scopri come usare la regola dei terzi in questo articolo) e la foto sarà sicuramente più interessante!

Anche l’alba e il tramonto, con i loro colori e con i riflessi che la luce crea sulla neve, sono momenti molto interessanti da immortalare. Non siate troppo frettolosi al tramonto: in inverno la cosiddetta golden hour dura di più e si creano bellissime sfumature anche decine di minuti dopo che il sole è tramontato!

Le due foto seguenti sono state scattate nello stesso giorno, una prima che il sole sparisse dietro l’orizzonte e una dopo: ognuna crea un’atmosfera diversa con sfumature incredibili!

2. Attenzione all’esposizione e al bilanciamento del bianco

La neve è bianca ma non è così semplice renderla tale!
Spesso nelle nostre foto potrebbe risultare grigia o virare verso un colore dominante, magari blu. Per questo a volte è necessario sovraesporre leggermente la foto, rendendola più luminosa per evitare il grigio e far risplendere il bianco della neve.

Per farlo basterà, con la vostra fotocamera, aumentare di uno stop l’esposizione. Per controllare il bilanciamento, invece, autilizzate le impostazioni di temperatura colore, facendo delle prove.

Con uno smartphone è molto semplice ottenere lo stesso risultato: dopo aver inquadrato, toccate lo schermo nella zona che sembra più scura e l’esposizione aumenterà automaticamente. Se il risultato non vi soddisfa passate alle impostazioni PRO e andate a regolare il valore EV: aumentandolo di +1 arriveremo ad un’esposizione doppia.

Ma attenzione a non “bruciare” la foto: le zone già molto chiare nella nostra inquadratura, come ad esempio il cielo, potrebbero risultare completamente bianche e perdere dettagli. Negli smatphone di solito questo rischio è limitato dall’ HDR automatico, che riequilibra le diverse esposizioni nella foto. Con la fotocamera vi basterà controllare l’istogramma: se la curva presenta delle linee che toccano il lato destro, allora avete esagerato con la sovraesposizione.

Anche gli smartphone, nelle impostazioni PRO, permettono di giocare con la temperatura colore, attraverso un settaggio dedicato o dei filtri preimpostati. Questa impostazione ci permetterà anche di cambiare il carattere della nostra foto, rendendolo più caldo, virando verso il giallo, o più freddo verso il blu, oppure neutro scegliendo il bianco come via di mezzo. Ma non esagerate o le vostre foto sembreranno false e innaturali!

Avete già i vostri scatti e volete migliorarli? Niente paura, queste due impostazioni possono essere facilmente regolate con qualsiasi programma o app di fotoritocco!


Nella foto seguente la neve vira verso il giallo, ma in questo caso è una scelta dell’autore per sottolineare l’atmosfera calda del sorgere del sole.
Le regole sono importanti, ma a volte trasgredire ci permettere di esprimere attraverso la foto particolari suggestioni.

3. Fotografare la neve che cade

Se, mentre stiamo scattando, inizia a nevicare, le nostre foto potrebbero acquisire un’atmosfera davvero magica.

Per immortalare al meglio la neve che cade ci sono diverse opzioni.
Si può optare per tempi veloci che catturino i fiocchi di neve in una posizione precisa o per tempi più lunghi che registrino il movimento del fiocco, creando delle piccole linee bianche.

I tempi di scatto si possono facilmente modificare sia con la reflex, utilizzando le impostazioni in manuale o priorità di tempi, sia con lo smartphone in modalità PRO.
Se la neve è abbastanza veloce, non servirà allungare troppo i tempi e così eviteremo di scattare foto mosse, se non abbiamo un treppiedi che stabilizzi il nostro dispositivo.

Attenzione, inoltre, al fatto che  aumentando o diminuendo i tempi di scatto aumenta o diminuisce rispettivamente anche la luminosità della nostra foto.
Potrebbe quindi essere necessario regolare anche l’apertura dell’otturatore (grandezza f): per far entrare più luce bisognerà avere valori bassi, mentre valori alti diminuiranno la luce. Modificare i valori f permetterà anche di cambiare la profondità di campo, con valori bassi avremo i fiocchi in primo piano a fuoco e lo sfondo sfocato, mentre con valori alti avremo tutto il paesaggio a fuoco. 

Non c’è quindi un solo modo per ottenere foto interessanti durante una nevicata, lasciate spazio alla vostra creatività e sperimentate! 

Un piccolo segreto: anche in questo caso, aggiungere un soggetto in contrasto cromatico con la neve che cade, renderà ancora più interessante la foto: potete scegliere un soggetto umano o anche solo un edificio dalle facciate abbastanza scure!

4. Fotografare i fiocchi di neve

I fiocchi di neve non sono un soggetto molto semplice, ma per riuscire nell’intento avrete bisogno di un obiettivo macro sia nelle reflex che nel vostro smartphone, per potervi posizionare ad una distanza ravvicinata e tentare di catturare la forma perfetta dei fiocchi. 

Due consigli che renderanno la foto più efficace: provate a fotografare i fiocchi che si posano su un vetro, come ad esempio una finestra e cercate un’inquadratura in controluce che li renda più luminosi. 
Inoltre, fate in modo di avere uno sfondo scuro dietro ai fiocchi, così che possano risaltare maggiormente!

Photo by Aaron Burden on Unsplash

Ultimo tip: vi consigliamo di scattare nel formato .RAW, invece del classico JPEG, per evitare la perdita di qualità dell’immagine durante la modifica (ormai anche alcuni smartphone di ultima generazione consentono di scattare in questo formato). Per saperne di più leggete questo articolo.

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